Jessica Vitali
Laboratorio IV Saggio
lunedì 15 luglio 2013
mercoledì 26 giugno 2013
mercoledì 12 giugno 2013
PARTNERSHIP al PROGETTO_
PARTNER:
JAZZIT _ rivista specializzata di musica jazz
Anno di nascita_1997
Editore_ Vanni Editore
Direttore_ Luciano Vanni
Intervista (e.mail):
Innanzi tutto Grazie mille per la vostra disponibilità e di
collaborare al mio progetto!
Le illustro velocemente ciò che sto cercando di realizzare
in questo corso: precisamente si tratta di una Scuola di Musica Jazz in cui
vengono studiati 9 diversi strumenti ( tromba, trombone, piano, batteria,
basso, chitarra, sax, violino e contabbasso) e canto Jazz. Nella stessa
struttura troviamo degli ALLOGGI per gli studenti fuori sede, ed un JAZZ CLUB
dove gli
studenti avranno la possibilità di esibirsi.
- Il JazzIt è una realtà affermata già dal 1997. In base
alla vostra esperienza in questo campo, come sono cambiati (se sono cambiati),
nel corso degli anni, gli interessi musicali dei giovani?
_ Ciao e Grazie a te! Si, il JazzIt è una pubblicazione che da
più di dieci anni è impegnata nella divulgazione della musica jazz in Italia.
Ovviamente gli interessi musicali cambiano, come cambiano i tempi. Se ci
capitasse di chiedere a un ragazzo quale musica ascolta, la risposta molto
probabilmente ricadrebbe su generi quali pop, rock, rap, hip-hop, ecc. e molto
difficilmente ci verrebbe risposto “ascolto la musica classica”. Il Jazz è
diverso...è un genere che accomuna persone di diverse età...
- Il progetto sarà realizzato di fronte ad un cuore pulsante
della musica…l’Auditorium parco della Musica di Roma. Saranno collegati
“musicalmente” e “visivamente”…infatti la struttura avrà un affaccio diretto.
Sarà una struttura plastica che cercherà di rappresentare architettonicamente
gli spartiti musicali. Cosa pensa di questa unione tra Musica e Architettura?
_ E' una ambito che conosciamo poco ma ci affascina molto! L'Auditorium è una grande realtà musicale...sicuramente la sua vicinanza sarà un fattore positivo.
- Potrebbe interessarvi una collaborazione e un sostegno per
questo progetto che intende diventare soprattutto un punto di incontro e di scambio
per gli amanti della musica Jazz? Magari con una piccola rubrica periodica per
parlare di noi e dei nostri eventi?
_ Sarebbe un vero piacere! Il Jazzit è sempre attento alle
novità discografiche, ricerca e fa conoscere nuove etichette e soprattutto
illustra i programmi delle più qualificate scuole di musica, dà rilievo ai
migliori jazz club del nostro Paese e del mondo.
TESTIMONIAL:
STRUTTURA 432 _ Jazz Band
composta da: Alessandro, batteria; Michele, voce e chitarra; Andrea, Chitarra; Lorenzo, basso; Federico, tromba; Alirio, tastiera; Chiara, voce; Luca, voce
Intervista (voce):
Innanzi tutto grazie mille ragazzi per la vostra disponibilità
e avermi concesso il vostro tempo!
Risponde Federico, trombettista del gruppo.
_ Ciao! Siamo veramente lusingati di aver ricevuto questa
proposta.
Vi illustro velocemente ciò che sto cercando di realizzare
in questo corso: precisamente si tratta di una Scuola di Musica Jazz in cui
vengono studiati 9 diversi strumenti ( tromba, trombone, piano, batteria,
basso, chitarra, sax, violino e contabbasso) e canto Jazz. Nella stessa
struttura troviamo degli ALLOGGI per gli studenti fuori sede, ed un JAZZ CLUB
dove gli studenti hanno la possibilità di esibirsi.
- Siete tutti ragazzi giovani e pieni di talento. Come è
nata la passione per la musica Jazz e Blues? Come vi siete ritrovati a suonare
tutti insieme?
_“... La passione per la musica ce l’abbiamo tutti fin da
piccoli, ognuno di noi ha iniziato a suonare indipendentemente il suo
strumento. Proveniamo da ambienti distanti, io personalmente diversi anni fa mi
misi a studiare chitarra classica ma poi mi innamorai della tromba, uno
strumento fantastico ed immensamente espressivo…
Ci siamo conosciuti nei modi più svariati! Un incontro
casuale, una conoscenza in comune ecc. ed eccoci tutti insieme da circa tre
anni!
Il Blues ed il Jazz è sono passioni comuni, offrono al
musicista la possibilità di esprimersi al meglio rimanendo comunque ancorati a
vecchi standard e canzoni conosciute e ballate da anni."
- Come sono cambiati secondo voi, se sono cambiati, nel
corso degli anni, gli interessi musicali dei giovani? E i vostri?
_ "...dalla nostra esperienza oggi i giovani cercano buona musica
in tutti i sensi, hanno sviluppato molta criticità e gusti ben precisi. Il
musicista si vede quindi spinto a fare sempre di più e tentare di trasmettere
sempre nuovi stimoli."
- Il progetto sarà realizzato di fronte a questo grande un cuore pulsante della musica…l’Auditorium
parco della Musica di Roma. Saranno collegati “musicalmente” e
“visivamente”…infatti la struttura avrà un affaccio diretto. Sarà una struttura
plastica che cercherà di rappresentare architettonicamente gli spartiti
musicali. Cosa pensa di questa unione tra Musica e Architettura?
_ "L’idea di unire musica ed architettura è fantastica, così
si stimolano i sensi secondo me più importanti della persona. Penso sia un progetto molto impegnativo ma
che dia grandi risultati."
- Vi piacerebbe
diventare Testimonial (anche pubblicitario) di questo progetto, che intende
diventare soprattutto un punto di incontro e di scambio per gli amanti della
musica Jazz?
_ "Certamente! Saremo onoratissimi di essere Testimonial di
una scuola di musica jazz! Avrete da parte nostra il massimo impegno e
dedizione!"
martedì 28 maggio 2013
martedì 9 aprile 2013
MUSICA.ARCHITETTURA _ ARCHITETTURA.MODERNITA'
IL PADIGLIONE PHILIPS
Iannis Xenakis (1922/2001) e’ stato un compositore, architetto e ingegnere greco naturalizzato francese.
Del 1948 inizio’ a lavorare per lo studio del famoso architetto Le Corbusier, dove collaboro’ alla progettazione del Centro culturale di Bagdad (1957), il convento di La Tourette (1953) ed il famoso PADIGLIONE PHILIPS per la Fiera di Bruxelles (1958), che fu sede della prima esecuzione del Poeme electronique di Edgard Varese.
La struttura del Padiglione in effetti era basata sulle stesse concezioni formali che Xenakis aveva gia’utilizzato nel suo brano METASTASIS, da lui composto quattro anni prima. La natura "duale" di queste opere ("Metastaseis" ed il Padiglione Philips) e’ un esempio della teoria meta-artistica di Xenakis, secondo la quale un'espressione artistica basata su un calcolo matematico e musicale. E‘ cosi’ che inizio’ ad applicare i concetti matematici e architettonici sviluppati nello studio di Le Corbusier con del materiale prettamente musicale.
Il Padiglione ELETTRONICO della Philips, mette in scena la PRIMA RAPPRESENTAZIONE MULTIMEDIALE della storia dell’architettura. “Le forme sono fluide e slanciate nello spazio come le equazioni non lineari che le hanno generate.” Infatti tutto l’edificio e‘ costituito da superfici rigate derivanti dallo spartito ideato da Xenakis per il suo componimento Metastasis.
E’ la premessa per una nuova epoca, una nuova architettura...un cambiamento di prospettiva. Lo stesso cambiamento che si avra’ successivamente (con il crollo del muro di Berlino), in un mondo che cresce e si affaccia ad una societa’ dell’INFORMAZIONE, nata dallo sviluppo delle reti di comunicazione, che si combinano e si intrecciano (MULTITASKING).
Fino ad arrivare agli anni ‘90 in cui le questioni delle Brown Areas, aree dismesse a cui ridonare vitalita’, quella del rapporto architettura-natura che deve essere riconsiderato, fanno da capoliste nel tentativo di rispondere al grande tema delle progressiva “usura” del pianeta...
LA FASI DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA/MUSICALE
Iannis Xenakis (1922/2001) e’ stato un compositore, architetto e ingegnere greco naturalizzato francese.
Del 1948 inizio’ a lavorare per lo studio del famoso architetto Le Corbusier, dove collaboro’ alla progettazione del Centro culturale di Bagdad (1957), il convento di La Tourette (1953) ed il famoso PADIGLIONE PHILIPS per la Fiera di Bruxelles (1958), che fu sede della prima esecuzione del Poeme electronique di Edgard Varese.
La struttura del Padiglione in effetti era basata sulle stesse concezioni formali che Xenakis aveva gia’utilizzato nel suo brano METASTASIS, da lui composto quattro anni prima. La natura "duale" di queste opere ("Metastaseis" ed il Padiglione Philips) e’ un esempio della teoria meta-artistica di Xenakis, secondo la quale un'espressione artistica basata su un calcolo matematico e musicale. E‘ cosi’ che inizio’ ad applicare i concetti matematici e architettonici sviluppati nello studio di Le Corbusier con del materiale prettamente musicale.
Il Padiglione ELETTRONICO della Philips, mette in scena la PRIMA RAPPRESENTAZIONE MULTIMEDIALE della storia dell’architettura. “Le forme sono fluide e slanciate nello spazio come le equazioni non lineari che le hanno generate.” Infatti tutto l’edificio e‘ costituito da superfici rigate derivanti dallo spartito ideato da Xenakis per il suo componimento Metastasis.
E’ la premessa per una nuova epoca, una nuova architettura...un cambiamento di prospettiva. Lo stesso cambiamento che si avra’ successivamente (con il crollo del muro di Berlino), in un mondo che cresce e si affaccia ad una societa’ dell’INFORMAZIONE, nata dallo sviluppo delle reti di comunicazione, che si combinano e si intrecciano (MULTITASKING).
Fino ad arrivare agli anni ‘90 in cui le questioni delle Brown Areas, aree dismesse a cui ridonare vitalita’, quella del rapporto architettura-natura che deve essere riconsiderato, fanno da capoliste nel tentativo di rispondere al grande tema delle progressiva “usura” del pianeta...
LA FASI DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA/MUSICALE
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